: RAGIONAMENTO
SOPRA L’ ATTUALE SCARSEZZA DI NUMERARIO
J^LIIa venuta al trono di Vittorio Amedeo III. vi rimaneva in circolazione un numerario ascendente a quaranta sètte millioni, e cinquecento mille lire in diversaspecie, cioè
 t' 35. ooo. ooo.--tra Oro, ed Argento
       5. ooo. ooo. - - eroso-misto
       7. 5oo. ooo. — in Bigi, di cred. verso le Finanze
Totale 47. 5oo. ooo.
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  ir che fa evidentemente conoscere, che non vi fu mai sufficiente numerario metallico, per la circolazione, stante remissione de’suddetti Biglietti, e maggiormente il comprova F essere state le Finanze sin d’ allora costrette ad aumentare la massa di carta moneta, e fare un imprestito per tre anni consecutivi alli Negozianti filandieri per abilitarli al riaprimento delle loro filature. Si portò la «somma de’ Biglietti a 14. millioni affine di trattenere nello Stato quell’ esuberante interesse, che annualmente usciva per le imprestanze, che astretti erano li Negozianti di procurarsi dall’ estero, e specialmente dai Lionesi, in un tempo, in cui già troppo era passivo lo stato per il funesto effetto del gran lusso .... Dunque se a tal epoca non vi era sufficiente numerario a fronte della Popolazione, non è certamente possibile eh’ esserlo possa quello che eiiffe al presente, come lo dimostra il calcolo, che facilmente si può fare considerando