210 Capitolo XVI. come quella cT alcuni paelì , che importerebbe mai a i bifogni ed ufi d’un Pubblico? C’è di più. Si mette in alcuni paeii gran copia di Bachi, o vogliati! dire Vermi da Seta, e di quella Seta fé ne ricavano non folo migliaia, ma centinaia di migliaia di Libre. Eccettuatane qualche porzione , che rimane nello Stato per alquanti lavori di non molta conlèguenza , il refio va fuori, per tornar poi efio a ricomperar quella medefima fua Seta , convertita in Drappi e Stoffe di fpecie differenti con aumento sì grande di prezzo. Certo è, che non mancherebbero mani ed ingegni a gli abitanti fotto quel Cielo , per formar quelle medefitne artifiziofe tele, ie ne foffe loro infegnata l’Arte. E introdotta che foife quella , celierebbe il bifogno di tributar’tanto oro a quegli Stranieri, i quali fi ridono e profittano della balordaggine e dappocaggine altrui. Ma di ciò niuno fi mette penfiero, nè riflette al grave torto , che fi fa alla Natura , liberale de’ fuoi te fori verfo chi poi non le ne fa fervire, e fpende e fpande per ottener da altri ciò, ch’efTo ha in cafa propria, e fi potrebbe lavorativi con tanto vantaggio de’