Delia Caccia e Tefea , cc. 433 Noi ftolti ingraifiamo i noftri augelli , per mandarli poi ad altre contrade, dove colla prefa d’eifi buon guadagno fa la gente più accorta. Io fo d un paeie, dove pure non è grande l’abbondanza delle Lodole , e nondimeno colla Caccia d'effe molti Contadini ii fono arricchiti.
   Quanto alla Tejca , non concorrono già ne’ Pefci le perniciofe qualità da noi o fi-favate nelle varie fpecie d'animali felvag-gi e di augelli , che infettano le campagne . Quell' innocente popolo fi mantiene lenza danno alcuno de gli Uomini e delle lor terre. Vero è, che alcuni d'eiiì fanno gran guerra fra loro, e vivono fol di rapina . Ma iìccome la Divina Provvidenza ha congegnato in maniera le cofe , che le Fiere micidiali fieno poco feconde , affinchè troppo non fi moltiplichi la razza loro in pregiudizio dell'Uomo : cosi ha fatto, che la fecondità de' Pefci innocenti fia incredibile, e per lo contrario riftretta aifaiilìmo quella de5Pefci divoratori. Ognun fa, che non è lecito il pefear nelle Valli, ne i Laghetti , e nelle Pefchiere de' particolari padroni : ma nel Mare e ne' pubblici Laghi e Fiumi dovrebbe edere per-
                       Ee           mellò