4* tro, e ripeterammi ciocche un* autor Francete ultimamente ha fcritto s Che hit pena a comprendere , che ei fan necejfarie tante cofe, per dimofirare , che tafana politica non permette , che fì muti il valore ejfrinfeco della moneta : quejìa è una ma (fima conofciuta da ognuno , e fipra la quale non fi ritrova punto di contraddizione : fi sa, che le variazioni di quella , cagionano gravijfimi pregiudizj al commerzio , e minano la fortuna de' cittadini ì gli uomini di fiato hanno meno bifogno, che gli altri , d' unapruova così lunga , e così difiinta :non fi dee fupp arre , che uomini , * quali fono obbligati di volgere gli fiudj loro^e le loro rijìejjinni dalla parte del Governo fi gnor ino cofe tanro necejfarie , e nel tempo medefimo tanto conofcinte . Aia che fare feguita l ifìeffo Autore , fe il Rggno prova le ca-lamità della guerra , o della fame ( i) ? Chetare, dicono alcuni de* noftri , fe 1’ argento in mafia corta più , che 1* argento in moneta , nel tempo , in cui (iamo ; in guifa che fi anima la gente a fonder quefta , e a diftruggerla ? Che fare , fe il Principe non può fenza perdita coniare moneta alcuna ? Che fare , fe tutte le monete de’ convicini eiTendo aumentate , rimane la noftra miglior delle altre $ e con ciò viene ad eflfere ertratta dal Regno , che privo perciò rimane di metallo , e di danaro ? Che fi ha da fare, dicon’ erti > in tali durifììtne circo ftanze ? 2. Refta dunque, ch’io dimortri, che tutti i foprad-detti mali, o non ci fono, o ad erti non e valevole rimedio 1’ accrefcimento della moneta. Le calamità della guerra, e della fame, la buona mercè di Dio, e della provvida cura, e del valore del noftro invitto Sovrano, fono ben lontane da noi. Ma quando 1* ira divina con tali flagelli gaftigar le colpe nortre voi erte , oani altra gravezza piò foffribile , che un tal rimedio , a’ popoli farebbe , ed al Principe ajuto piu pronto nella fituazione delle cofe nortre recherebbe. Si cerchi un preftito da* fudditi * fi aggravi il Regno d’ una impofizione. Ne* tempi felici quello fi può (0 'Examen du livre intitulé , Reflexiones politiques fur les finances O* le commerce 1.1. pag. 7.