ixelle Nazione. Lie. V. Cap.Ili« 275 Ber gli Americani, i quali potrebbero femore impiegare con profitto nel miglioramento de’ loro terreni più fondi di quelli , che. non poiTono avere facilmente , è vantaggiofo di rifparmiare più , eh’ è poilìbile la fpefa di un iftrpmento di commercio tanto difpendio-fo , quanto, fono 1’ oro , e 1' argento , e cB ipipiegare piuttofta quella parte del fuperfluo, del loro prodotto , che farebbe neceflaria per comprare quelli metalli , a comprare gl’ iiìro— menti delle manifatture , le materie per gli abiti, diverfe parti delle mobilie , e i lavori di ferro neceilarj per fabbricare ed eftende-ze i loro ftabilìmenti , e le loro piantagioni , a comprare non già un fondo morto , ma un fondo attivo , e produttore , I governi delle colonie trovano, éffer cofa per eilì giovevole^ il provvedere il popolo di una quantità di carta, che fia dell’ intutto ballante, e generalmente piucchè ballante per fare i negozj, domellici . Alcuni di quelli governi , quello 4ella Penfilvania in particolare , ricavano una, rendita della carta di commercio , che danno ad imprellita ai fudditi coll’ interelfe di uh tanto per cento ; altri poi,, come quello della baja di MaiTachufet, anticipano ne’ bifogni flraordiuarj della carta, monetata di quella fpe-cie per fupplire alle fpefe pubbliche ; e la ricomprano poi , quando è vantaggiofo alla colonia , al balio prezzo , in cui cade gradatamente . Nel 1747 (*) quella colonia così S 2 pagò {*) Vedete la ftoria della baia di Maffaclìutet dì Hutchinfon Voli II p. 43<5.