2 8 Ricordo bandolo con tutte tre quelle fole vie e guide che a , e ufa il Mondo nello affienare . Cloe con autorità di fapienridimi in quella faenza, c°n ragion vive,, e con Teiperienzaap-preflo bi fognando oltre a i mantfedi efem-P>> ch 10 darò, che anno forza, ed efficacia di prova . Però effendo quella materia di gran momento (per contenere in sè tutte tre quelle caufe principali , per le quali tutti gli uomini, che fono flati, fono, faranno, anno fat-to, tanno, e faranno, cioè onore, piacere , e /i anTn,af'ememenCe) PrcS° V- Serenità, eque-i e Sapientiffimi Signori , ^che giuda il fuo lodatiffimo codume, fi de°ni d; dar grata , e benigna audienz» a queda mia- S?ttu”?. ? J?* cotltent,a * non far giudizio df elfa, fin al fine . Rendendofi certa , che non .lo *o ncorderò cofe buone, ma forfè mfoiio- ' f? che rta| Aggetto ( fenza ftraordfoaria fatica , e fpefa) poffiano effer. ricordate da nef-iùn uomt) giammai'. II. Confiderando , che ogui fpica del grano che fi /emina ogn anno à comunemente ( dito cosi ) cinquanta grani, io difcorro, che fe detto grano feminato nafceffie tutto , noi do veremmo avere d’ og„i grano cinquanta • che fanano per ogni quarta, 0 ftara, cinS ’ ta quarte, o darai, nondimeno noi non ]’ ¡b bamo . quello difaro del 00„ 1 £ quanta per uno deriva dal non .afe,,« ,„r. to 1 gran» delle biave , che noi feminia- mo*