/ )( *°8 X delia Volpe del Grano , eh’è ancor effa un flagello non lieve delie Campagne .• ne riferi-fee ì nomi in diverle Lingue, ne deieri ve la llruttura oiTervata col Microicopio, e porta ragioni plausibili, per ridurla al Regno Vegetabile , e crederla una Pianta Microicopica Paralìtica . Spiega poi ( a c. 345. ) il modo col quale ella vizia i granelli del Grano , e compendia ( a c. 344. ) i (entimemi degli Scrittori circa alle di lei caule , propagazioni ( a c. 347. ), e circa ai rimed) che ne fono flati propòfti. Defcrive ( a c. 349. ) la Struttura del Carbonchio, malattia del Mayz, o lìa Grano Siciliano, la quale col Microicopio apparifeeef-fer anch’ella una minima Pianticella Paralìtica, indi ( a c. 353. ) fa il limile fui Carbonchio, malattia della Melica, o Saggina, e di altri generi di Piante , ed incidentemente ( a c. 361. e 369.) tratta delle caule e degli effetti della Melligine, o Melata, che fa non poco danno alle Biade . Per ultimo accenna ( a c. 357. ) qualche cofa del Grano Sperone, o Ergoté, lui quale non ha avuco occasione di fare olfervazionij e palfa (ac. 358. ) come Medico , a dire qualche cofa full’ infa-lubrità de’ Grani e delle Biade offele dalla Ruggine, dalla Volpe, e dal Carbonchio. Prefenta poi ai Lettori ( a c. 359. ) una lunga