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                           NOTA LXV. Pag. 75. ver£ 3.
                  A tanti Documenti..... che efcludono il pretefo fiato florido della Maremma, eu
     Ecco il nuovo, ed ultimo invincibile argomento contro lo flato già florido della Maremma, che non fi veggono in effa non dico un monumento ancora intatto, ma neppure un avanzo di vafii Tempj, di grandi magazzini per il Commercio delle vettovaglie, &c.
     Al quale argomento altro non patio rifpondere, che pre-fentandoglila Pianta della diflrutca Rofelle, della quale appari-fee il circuito delle forcilfime mura , compoile di grandi travertini , e di grandi macigni, che ne annunziano la potenza de’Ru-fellani... Che ricordandogli Y altra Pianta dell* Anfiteatro Rufel-lano . Che rammentandogli il famofo tefio deir Alberti, che vi oflervò pezzi di be’ pavimenti compofli di pietre artificio [e alla Mofatca, pezzi di marmo da ogni lato molto maefirevolmentc lavorati, da* quali facilmente fi pub dar fentenza della nobiltà degli Edificj, ec. (Leandro Alberti fogli 5:5.)
     Gli prefenteremo pure due avanzi di antichifiimi Ponti fopra il Fiume Ombrone , che efige una larghezza di braccia 15q ,, il primo de’ quali fi oflervaibcta il Caflello d’Ichia, ed il fecondo alla Trappola.
     Gli ricorderemo il vailo giro delle muraglie dell*antica Saturnia, che non fono ancora fparite dopo tanti fe-coli
     Gli apporteremo i ruderi di antichità, che fi ammirano accanto a’ Bagni, rufellani, benché fepoki in gran parte dalla terra.
     Gli potremo ancora additare le rovine della Canonica preflb Rofelic, dove il pietrame lavorato in gran copia , i capitelli, e gli avanzi di colonne rotte, e vedute fino alF anno trafeorfoj altro non fanno, che rimproverar tacitamente