74 Si diano i terreni a chiunque, purché voglia e possa coltivarli. Ecco il principio, che deve regolarne la diftribuzione ; altrimenti non si ottiene il fine. La sorte de’poveri interessa 1* anime sensibili „ Coloro , che procurano di migliorarla, meritano r amore e la ilima pubblica ; ma se non son diretti dall’ esame e dalla scienza della cosa, di cui si tratta, possono agevolmente peggiorarla. Ecco ciò che è avvenuto ne* dernanj. Si è difesa e protetta per lungo tempo 1’ esiftenza per l’erronea opinione, che fossero utili a’poveri. La coihnte esperienza ha parlato invano , che quasi tutto il profitto era de’ ricchi. * I maneggi di coftoro, e la prevenzione non ne han fatto ascoltare la voce. Quando finalmente si è conosciuto l’utile della diftribuzione de’terreni comuni a’particolari , lo flesso errore ha eccitato varie dispute nell* eseguirla . Si è creduto, che dovessero ripartirsi in piccole , ed eguali porzioni a’poveri pel lodevole fine di soccorrere la loro indigenza. Ma il dar la sola terra a chi cerca pane non differisce molto dal pretendere , che diventili pane le pietre. Egli è tentare l’Onnipotenza . La terra produce invero il grano , ma per poterlo prò-