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                   6         DELLE VITI
                 re a caso , è accidente che qualche volta facciano vini di fapor delicato, e che fi confcrvino Lenza qualche imperfezione. Onde è, che per fare i vini buoni e delicati, e che fi confervino tali, fi ricerca P appropriare i vitami alle qualità de i terreni, e accozzare infieme ladofe dell’uve; e però quando una vigna nuova comincia a fruttare, io (limo neceflfario , che fi faccia la prova, fcegliendo Tempre 1* uve mature e perfette, pigliandone una porzione per Torta, metterle infieme per vederne con la fperienza poi P efito; e trovando, che facciano il vino a feconda del genio, e del gufto di chi deve beverlo, convien pigliarne il ricordo per darne P ordine ogni anno. Se poi non facefiero bene, fi muti la dofe dell’uve , cheè quanto dire di una Torta crefceria , e delP altra fcemarla, e così andar feguitanao fino a tanto che non farà ridotto il vino alia perfezione, ed al genio e gufto di quelle perfone , che dovranno beverlo ; perchè molte volte fidandoli delle vigne, cogliendo Puvc a cafo e alla rinfufa, Lenza os-fervare Te i vitami abbiano fruttato ugualmente, fi vede poi, che i vini fanno della variazione da un anno alP altro, oltre a quella , che poifano fare dalPcfle-
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