quello dimoftra la fapienza della natura , che ali’uni ver* fale ha provveduto; che fi fecca, e chiamai! ciuno , che molti eranfi arricchiti con quella fola merce, che condu* cevano nella Provincia del Porosi ; eh’ aveva la forma della Caftagna , ma di gufto più foave ; e che fi mangiava cotta, o ridotta in farina (a). ( b ) . Il P. Giufeppe Acofta dottili!mo Gefuita Spa-gnuolo, nato circa Tanno 1540., Miifionario nell’ America pel corfo d’anni 17., alferilce , che ne’ Monti alti del Perù , l’aria è cosi fredda , che non permette , che vi fi generi nè Frumento , nè Mai^ , ( eh’ è il noilro Sorgoturco ) ; che in luogo di quelli grani , que’ popoli ufano una forra di radice , che fi chiama Papa, la quale aifomiglia a’ tartufi . Raccolgono gli abitanti quelle radici , lafcianle feccare bene al Sole , e macinandole, fanno quello, che chiamano Cbugno , che così fi conferva molti giorni, e le ne fervono per pane, del quale fi fanno grandinimi contratti in quel Regno per le Miniere del Potosi. Le mangiano inoltre cosi frelche , come alleile, ed arrollite; e ne hanno d’una lorta più dilettevole, che fi generano in luoghi caldi ; ne fanno Mineiira, ed Intingoli, che chiamano Locyo\ in fomma, dice il P, Acolla, quelle radici lono il pane di tutta quella terra ; e quando è abbondante la raccolta Hanno allegri, perchè molti anni s’ annebbiano , e fi gelano nella medefima terra ; tanto è il freddo , e T intemperie di quella regione , (c) L’anno 1661* ne fu mandata a donare una Caf-fa al Gran .Duca di Tofcana. Il Redi, da cui il G. Duca! faceva efaminare tutte le cofe più rare, che gli venivano da tutte le parti della terra non n’ aveva mai ve- du- (a) Forma efl cefi anea ; /ed Juavict goflu , editar que cotta 'vel , ut dixt 9 in fannam redatta . (b) l(ìoria Naturai* , e Morale dell’ lnd'e a C. 76, (c) Opere di Francesco Redi T. V, p. 43.