In qaefio finimento però non concorfirò due mem-bri della d¡Tifata Giunta, a quali S, M. con Reai Di-fpaccio de io dello fcorfo mefe di Giugno ordinòy che aveffero propofto il loro particolar fiflema y per poter in-di prendere le fue Sovrane rifelulioni. In efecutfone di tal ordine y dopo di aver umiliati i motivi y che ( avevano trattenuti a non concorrere nel finimento della maggior parte y pacarono con loro offe-quiofa rappr e fintante ad efporre il fiflema particolare di x poter fi cioè rimpiattare Ì intiero importo di ducati 330^ per metto di una tenuiffima impqfizjone di grana due a barile fui vino in tutto il Regno , a tenore di ciocché dalla Mr S. era cennato col fuo Reai Difpaccio de 5, Novembre « Ma eonfideratofi che il maffimo oflacoto, che incontrato ave a la Giunta contro queflo fiflema y era il creder fi co fa ingiujla diffondevi fopra tutte le popolati oni del Regno un pefo compenfativo di quello y che una fola parte dì effe prima portava , effendofi da uno affettuofó cittadino prefentata al Sovrano la prefinte operetta formata per abolire tutti t pubblici pefi additandone un facile e mite rimpiazzo I perciò per procedere con quelF accerto y che la importanza dell1 affare efige , prevalendofi delle amoro-fi paterne difpofitjoni del Re y il dicui maffimo impegno ^ ^e* fuot 1 propofero che fi foffe de- gnato ¡permettere pubblioarfi colle Jlampe F enunciato fife-ma y affinché ad ognuno foffe permeffo rilevare quegli errori y e àifficultà y che mai ci s incontraffero y giacché farebbe quejlo il metto ficuro per ottenere la colf denta del pubblicò, finta la quale ogni più vantaggio fi fife-ma rimane nclt eficuyone fraflornatoy ed impedito. Una tate rapprefintanta umiliatafi al Re per mezzo del Su-h premo