3 IL DIRITTO DELLA NATURA GENTI. libro terzo c«|s/ac\^ScV£^vi?i>K<^cV!!»/af*4^sevá!i>ttV4^eVÍ^ev¡f^xV!f^:^^ me dei doveri mutui, e che fi riferifeono agli altri , tanto aflfoluti *, ( i ) La ragione, per cui fi chiamano care fi può .ti doveri della, umanità, ricusili doveri aflfoluti , ella è che fono fpetto ai lèrvizj, che iuppongono* qual-«na confeguenza naturale della conftitu- che convenzione in ricufando P. E. di zione univerfale > e originaria del gene- vendere a taluno le cofie, di cui è in fe umano ; di modo che devonfi oifer- un grande biibgno . Al contrario li do-vare rapporto a tutti gli uomini, quan- veri condizionali oltre che fuppongono tunque con noi non averterò altra relazio- Tempre qualche umano atto , qualche ne, che la conformitad’una natura mede- convenzione,, o qualche fiato accedono, lima ; nè fipuò dir già, che propriamen- non obbligano che in certe tali circo-te Tempre fiano indipendenti d’ogni urna- ftanze , e rappòrto a certe perfone. L* ilabilimento. Ogn’utl fa , che man- Einezio Tpiega tutto ciò in altri ter- E DELLE In cui sli tratta capitolo primo. Che non èifogna far male ad alcuno, e che fe fi ha fatto del danno a taluno y convien rifarcirlo . Opo avere fpiegato, come abbìam fatto nel libro Non fi ha mai antecedente r tutto quello , che la legge naturale da far male al-- preferive agli uomini rifpetto a loro medefimr , ^ per fona ì0 nei i diritti e li privilegi* che agli itefii accorda re- beni che gii ap-lativamente alla confervazione della propria loro Pu1terlSono • perfona* e dei fuoi beni • convien paflare all’efa- trui o fia nella che condizionati giuflo la divisione, che altrove fatta abbiamo (a ), (a) 1.2.c. in- Tra li doveri afloluti, (i) cioè che obbligano tutti gli uomini y 5- ult* A z e che mini