62 tempo la volontà ed il talento di farli migliori. Io forse ni illudo nel dolce incanto di queste idee, a cui mi stracina la sola occasione , che mi olire il titolo di un’ opera, che più non esiste . Per quanto il carattere dell’ Autore mi abbia abilitato ad indovinare le sue ricerche , con quale originalità non avrebbe egli descritto quei mali, di cui era egli, o parte , o spettatore ? Quali riscontri veraci insieme e funesti non ci avrebbe egli lasciati dell’ Italia e del secolo , in cui vivea, per vie più instruire i contemporanei ed i posteri? Ma infelicemente questa opera , la cui utilità ci si annunzia dall’ interesse del titolo , e dal merito dell’ Autore , o non fu pubblicata, o fu , come tante altre , trascurata et perduta. Or quel che dee massimamente sorprenderci e contristarci , si è , che quest’ uomo sì benemerito, nell’atto che si occupava ad istruire il governo ed il popolo sulle cagioni della penuria , e sulla forza dell’ ignoranza, n’ era aneli’ esso fra gli altri un argomento e una vittima . Egli non solo fu sprezzato da’suoi coetanei, e da’posteri dimenticato; ma, allorché componeva e pubblicava l’opera sua, languiva miseramente nelle prigioni di Napoli.