•$*( IO )& lifcono folo pel cominetcio delle perfone iftrui-re, e capaci di penfare . Il Popolo n’è tolto di mezzo, e perciò non ha influenza alcuna lullc opinioni ; quefte forgono tutte dalla claflè de i Proprietari . Fra quelli fi annoverano fenza du-bio moltitlimi capaci di preferire il publico bene a i loro particolari intereflì ; ma /¡come fenza riflettere ciafcuno generalizza la fua fpecie , i- pro-prictarj finifeono col perfuaderfi ch’efli foli compongono lo Stato. Quella difpofizione ad eftendere la sfera alla quale fi appartiene s’ applica a tutti gli oggetti, c può di continuo oflèrvarfi : le 1’ uomo ipinge lontano la fua meditazione , par ch'egli componga 1'Univerfo delle creature limili a lui; fe richiama la fua attenzione fulla Terra fe ne crede il folo Cittadino , e conta per niente tutti quegli enti capaci di felicità , e d’infelicità, iqua* li da lui diflèrifeono fol nella forma: le reftrin-ge il luo fguardo alia fola umanità , forma dì , quei del fuo colore una claflè privilegiata ; il bianco lì chiama padrone , ed il nero fchiavo. Finalmente nell’ interno delle focietà li ufa lo ftdib ipirito , il Nobile , il Ricco , il Guerriero , il Magiftrato, ciafcuno eftende il fuo ipa-zio, c quello del fuo flato ; gli errori allora 1* multiplicano, fi crede fucceflìvamente che le campagne fian fatte per le Città, le Città per le Corti , gl’ Imperi per i Sovrani ; ed i Proprietarj i come le ne follerò periuafiflimi eialtano col nome del publico bene tutte leggi che iono promulgate in lor favore . Chi