6 8 "Primi Tìifegni della Repubblica Letteraria. cfser la madre della noftra Lega: ha anche da efserne lanodrice. Guai Tei’Invidia , feilDif-prcgio, fe le Inimicizie entreranno a (Vegliar (edizioni, e guerre fra le membra vere di quedo Corpo ideale. Guai fe i figliuoli folamente penferannoal comodo, e all’utilità privata, e non nel medefimo tempo anche al pubblico profitto della Madre. Ciafcuno di noi, ma principalmente iMiniftri della Repubblica, dovranno ufare ogni sforzo per confervare quella necefsaria armonia , e opprimere qualunque difcordia fi fvegliafse nel noftro commerzio. E contuttociò noi non permetteremo fidamente , ma loderemo ancora, che fra noi s’ accendano , e bollano certe gare, e contefe puramente Letterarie, che hanno per oggetto loro il folo profitto delle Lettere, non la difu-nione degli animi. Manifefto è, che in fimi-li onefte difsenfioni aguzzandoli più gl’ Ingegni , agitandoli maggiormente gli fpiriti dell’ Intelletto nella ricerca delle Ragioni, e del Vero, quedo più agevolmente vien tratto alla luce con benefizio del pubblico . Lecite perciò, utili, e lodevoli faran tra di noi le Critiche, le Cenfure, le Controverfie, ma fi vorrà .ferbar fempre nei bollor d' efse la Carità Criftiana, c la moderazione propria d* Uomini onorati, e gentili . Nelle fentenzc, non ne’ cuori, ha da permetterli la guerra. Ha da regnar l’emulazione virtuofa» non 1* odio beftiale, non l’Invidia mal nata, non la vile Maledicenza. In tal guifa crefcerà l'Imperio delle Scienze, e dell’ Arti con riputa-zionede’ Letterati, e con uni verfale vantaggio, x. Aprile 1703.
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