( 142 )
             fico, esige sempre la calcolazione , c lo sborso de’ valori nell’ equivalerne universalmente accettabile , ossia nel denaro. Questo sborso renderebbe necessario il trasporto material del denaro da uno stato all’ altro. Or, a fin di evitarsi un tal trasporto, si è introdotto fra gli stati trafficanti l’uso del cambio, mediante il quale, sborsandosi un dato valore in un luogo, si ha 1’ opportunità di riscuoterlo in un altro, e si ottiene quel compenso di debito , e di credito che si brama.
               11 mezzo, che serve di comunicazione tra lo sborso, e la riscossione del denaro, è una carta, o una poliza detta lettera di cambio. Essa esprime la quantità del valore , che vuol trasportarsi , la persona che lo sborsa, quella che lo riceve, quella che dee pagarlo, il luogo dal quale proviene, e quello in cui dovrà rimborsarsi. Questa lettera dicesi tratta per colui che la vende, e rimessa per colui che dee pagarla. Il cambio forma una delle più lucrose occupazioni de’ mercadanti detti cambisti, o banchieri , ed è un contratto che gode di tutta la protezione delle leggi , e di tutti i favori de’ governi.
               La condizione costitutiva del cambio c quella di esservi due pagamenti in due luoghi diversi.