Lettera pi ; quando poi con facile prontezza non fo-lo, ma con grandiilima compiacenza ancora gli pagano piu di cinquanta per cento fe vengono d’Inghilterra, dove indubitatamente fon lavorati con le Sete d’Italia .* nè l’Arte del tefferla può aver altro merito che nella diligenza , che può effer pari in ogni luogo. Non è poi che un appaffionatiiTimo affetto alla propria Nazione , il quale polla ad un uomo così faggio, ed illuminato , quale fi è il N. A. far pronunciare un così arrogante giudizio , che finalmente „ il buon „ gufto infino allora fconofciuto fi fviluppò, „ e fi fiabilì preffo i Francefi, e che le lo-„ ro Stoffe a opera fecero andare in dimen* ,, ticanza tutte le altre Fabbriche.“ E pure non folamente fi fono confervate fempre le Fabbriche di Venezia / ma è nata dopo quel tempo la fabbrica delle manifatture di drappi così fchietti , come a opera in Vicenza ; la quale acquiftò tanta riputazione, che già è divenuta emulatricé di Lione non meno nel concetto di tutta l’Italia, che in quello ancora di tutta la Germania. Con-vicn però' che confeffmo i principali fabbri-/ catori di Vicenza , aver effi acquiflata , e confervarfi cosi fatta riputazione con le Sete del Friuli. N Ma cercherò ben io d’efporre al giudizio del Mondo non prevenuto dalle pafiìoni i ve»