Lettera ¿Q LETTERA IV. Ientriamo ora , Uluflriffimi Sigg., in cammino, giacché alquanto abbiam tra* viato nel fine della precedente . Prima però iìami pennellò , eh* io qui vi rinnovi alla me# moria la mia propofizione* che l’opulenza, e la potenza delle Nazioni negoziataci, non fono il frutto della navigazione folcanto , ma quello per la maggior parte delle Arti, e delle manifatture, che furono perciò mai fempre roggetto delle maggiori premure de’ Principi ; cd il certo , ed immancabile fofientamento delle Nazioni. Ora dopo di aver dimoftrato, che la decadenza della potenza Spagnuola ebbe origine dall’ abbandono delle manifatture c del commercio, a folo fine di correr dietro a’tefori dell* America , convien fare ua paffo retrogrado, e cercar prima «fi feiorre la quifiione, le fin dapprincipio fieno fiate coltivate le Arti, e le Manifatture dalle antiche Nazioni. Il determinare precifamente quello tempo è difficiliffima cofa per non dire impoffibile. Egli è certo però, che le Arti di prima ne-cefiìtà , come l’Agricoltura, l’Architettura ? l’Arte del Fabbro, del Vafajo ec. furono in* ventate prima che gli uomini s’ unifiero in gran-