&Ì, Lettera lóti [a], meritano tutta l’attenzione del ¡fa Legislatore.* fi debbono animare ecorona-I, re i iorolavori, eifendo fondatori di fcuo-ì) le eterne di c>peraj, che accrcicono di gioì--$, no in giorno l’utile dello Stato . Se una *» Politica illuminata aifegni i lavori ad ogni „ età, e ad ogni fedo , faranno provveduti „ tutti. Gli uoifrini caritatevoli danno Tele-,, mofina , gli uomini di Stato procurano a „ tutti impiego, „ Non credafi però quella una nuova maniera dì peti fare nata in Francia-, nè una di «quelle mode colà inventate , contro le quali lembran© congiurate le altre Nazioni per non imitarle , per quella ragione appunto , che fono utili , liccome fcrilfe il Sig. Mar« chefe Maffei nella Tua Commedia delle Cirimonie, altrove da me citato. Platone [b]b «d Ariilotele [c] fuo difcepolo alferifcono ef. fere gli Artefici una parte componente le Città, e non poter quelle lenza di elfi l'uf. filiere . Cicerone con la fua inimitabile energia lafcio ferino [¿/]: JQuid numererà^frtiutn tfailtitudinern , fine qui bus vita omnino nulla ¿JJe potuiffct ? Quis enim agris Jubveniret ? qua (a) Effai Politique fur le Commerce pag.nS. h feg. > , ( b ) Lib. V, De Reprab. {c ) Politicor. Lib. VII, cap. X à) Officiar. Xih, IL