t E T T H I I. f cammino- I principi che gl* Inglefi aveano ilabiliti in quella fpecie d’ Aritmetica, e il metodo, eh’ dii ièguivano ne’ loro calcoli t rifvegliarono molti ipiriti filolofici in Francia , in Alemagna, in Olanda, ed altrove. Si fuppoie con ragione, che quelli principi, e quelle regole foffero applicabili alla maggior parte de’paeli dell’Europa, e che lècondochè lì arrivafle a fare più fcoperte, e ad afficurarlì via maggiormente deH’efattezza de’lùppolli, quell’arte fi perfezionerebbe davantaggio. Il Signor Ma-refciallo di Vauban riputò degna quella materia del fuo affetto veriò 1* umanità, e de* fuoi fentimenti di amore verfo la Patria; e però non folamente compofe la fua Decima Reale, ma fece altresì quantità di ricerche curiolè fopra la popolazione di tutti i paelì, ed efaminò divelle idee, che fi prelevarono al fuo fpirito pel bene del pubblico . Egli diede a quella valla raccolta il titolo di Ozji opera (dice ilN.A.) che non è ancora com-parla intiera, ma che potrebbe fomminiilrar« ogni forta di lumi, fe veniffe mai pubblicata. L’Ab. di S. Pietro travagliò per fua parte con zelo infaticabile, e pubblicò libri lò-pra libri intorno allo lleffo foggetto. Non li* può, feguita (il N.A.) che lodare le fue intenzioni , ed ammirare l’ellenfione de’fuoi travagli; ma fi fcuopre a ciafcuna pagina un politico puramente teorico, che fuppone fempre un mondo ideale, e che riguardando gli Ihu A 5 „ bili- /