XXV Jcolaia con foghe , o piante invece di concime. Tratta poi piu efprej]^ mente del bruciar la terra-, colla qual occajione fuggerifcederimedj alle radice de Mori > adducendo l'autorità del celebre Sig. Betti Veroneje. Paffa poi tè parlar del Carbon fofftle, di languendone tre fpecie, e riferendo la prò-prietà particolare d* un Carbone lodato dal Lemnio. Accenna col Mar fili la compo/ìgione del Carbone, e col VVa-Ierius il Jito , la qualità , e refiratto dello fiefio. Fa vedere che il fumo de Carboni fofftli fpecialmeute a Inghilterra non è damwfo alla falute . Parla pure del Carbone della China. Mofira i monti del Friuli t(Jer fecondi di miniere di Carbone , e di bitumi 5 ove occorre allobbiertone dell* efferfi neglette, il che fu per ! abbor-rimento al loro odore. Scrive anche degli Alberi fot terranei incarboniti , come debofchi inabiljati prej]o a Pm-Xgno, e di alberi ben confervati che fi ¡coprirono in Jfcofia, e Fiandra, cd (