Tèrza. itie panni lini5 panni di lana* cioè, cappelli, berrette, calze. La prima cofa che ora dovrb-be ftudiarii farebbe d’introdur quelle a cui i contadini, ed il popolo di già fbnofi avvezzati. Si deve aver attenzione alle produzioni di cui il paefe più abbonda , alle materie prime che meglio ríefcono , ed a quelle che fi può facilmente procurare . Fra le prime noi contiamo i bozzoli de'Filugelli; il cui primo , e fecondo involto, ed il fondo, che rottami da caldaja genericamente s’appellano, poflòno cal-colarfi a libbre feflàntamila annue , di cui la parte fi vende àgli ilranieri a foidi venti la libbra di pelò Lottile, per ridurle in bavella. Potrebbero quelli trattenerli , e fermarli nel paefe, convertendoli in picciole Stoffe, le quali foitituir fi potrebbero a quelle di lana, che tanto danaro fanno uicir dal paefe * Potrebbero anche in molte Ville moltiplicò le grèggìe per avete più lana: in altre, e principalmente ne’littorali, riuicirebbe il canape , ed il lino come, fi vede nelle campagne di Tifana. G(ferva il N»A., che li meilieri, e profef-fioni fono in grandiffimo numero , e che ve n’ha per efercìtare tutti i talenti , e tutti i genj ; e che tocca al legislatore a far buona fcelta, a diriggere gl’imprenditori; ed a pro-teggere le imprefè, che meglio al paefe convengono . 0 z In