.. yj* Rilpetto ai pagamenti da farli in elecuzione di contratti antichi, le lòpradette Leggi del 15-31., e deh534.n1 vece di rimediare fornirono nuova materia di Litigj, fic-chè fu creduto opportuno di troncarli tutti con la Legge de’ io.Giugno 1552., comandando , che per tutti 1 debiti contratti avanti la fuddetta Legge de’4. Agofto 1531. per ogni Ducato, ovvero Fiorino d’Oro con qualunque denominazione dedotto in obbligazione,fi dovefi fo pagare (blamente lire (ètte della Monet^ corrente . Con ciò adunque s’introdufle l’ufanza di pagare in Lire tutti i debiti contratti a Fiorini d’Oro,con la fola differenza, che i debiti antecedenti all’Anno j531.fi pagavano con fole lire fotte di Moneta d’Argento indiflintamen-te, e i debiti fufleguenti, fi pagavano con lire fotte, e mezzo di fimil Moneta, quando in quelli debiti fufleguenti non fülle elprelTamente dedotta in patto la fpecie del Fiorino d’Oro in Oro. 54. Noi abbiamo oflervato di fo-pra, che in lire fotte e mezzo della Moneta d’Argento di Barili, che_» era la migliore , non fi trovava tanto Argento fino da equivalere giu-flamente al Fiorino d Oro, ficc'hè molto meno fo ne larà trovato in_. fole lire fotte, di cui furono obbligati a contentarli li Creditori mediante la Legge fuddetta del 1552. 55. Si confermò pertanto con_. tale introduzione l’efìlio, che aveva prefo dalla Tofoana il Fiorino d’Oro, di cui attelìa il Varchi al citato lib.9., e fi lamenta il Davanzali nella lua Lezione, e altri, che: attribuifoono al genio del Duca_. Aleflandro lo.lpegnere tutta la_.. Moneta Repubblicana Bernardo Segni Stor. f ior. Itb. 9. Ma io credo ciò foguìto non per vanità, nè per odio delle antiche impronte ¿ ma perchè il Duca Aleflandro facendo battere Monete belliflìme di Conio , ma in foftanza d’Argento più leggiere delle antiche, venne naturalmente a fpegnere tutta la Moneta antica , rifondendola nella nuova , e dando per delìderio di guadagnare un prezzo a quella fua Moneta (proporzionato al valore del Fio-no d’Oro, divenne imponibile, che quello reftafle nel Commercio, e_, perciò fi mandarono tutti fuori, ove era lecito permutarli con maggior dofo d’Argento fino, come_, chiaramente dicano i Deputati dell’ Arte del Cambio nella citata loro rappreientanza del 1573., nel qual tempo fi vede, che ancora non_. fi era trovato il rimedio per far ritornare a Firenze i Fiorini d’Oro , e che in vano fi ricercava , poiché le Leggi a fatica fi erano indotte a crefoere di due foli Ioidi il valore del Fiorino d’Oro, conducendolo a lire fette , e foldi dodici, nel mentre che il Davanzati attefla, che valeva dieci lire , e i Deputati fud-detti dicono, che in Spagna fi poteva cambiare con tanto Argento, che equivalefle a lire undeci. 56. Ritornando alla nollra Moria, fu pretefo nel Regno di Colimo Primo di rimediare alla fcarfi-tà dei Fiorini d’Oro, con (lampare una Moneta d’Argento, che va-leile quanto un Fiorino d’Oro. Noi abbiamo ofiervato di (òpra, che i Debiti contratti a Fiorini d’Oro fi pagavano per lo più con lire fotte di Moneta, e che per ciò fi era introdotta un’ ulanza di di-llinguere il Fiorino, 0 Ducato d’Oro in Oro, dal Fiorino , o Ducato di Moneta, nell’ ideila guifa , che al giorno di oggi vediamo anco in Milano popolarmente didingue-re i Filippi effettivi, che vagliano