AL CLERO? 273 lordìfcorfi,e colla difoneftà delle loro parole, girne poi, a diritto fendere, a veftirfi di camice o ftola , e comparir nell’ aitare con quella bocca di prima a parlare sfacciatamente con Djo ! Vergine, vergine, vuol che fiala noftra faliva , quando ci avviciniamo all’ aitare, il Cardinale S. Pier Damiani ; e fe non vergine, almeno che fia pudica^ ; e vuol dire, o che non /i abbia parlaró nulla, o che fi abbia parlato poco , ma tutto bene. Sii ufque aJpc[t Darn; miff ir umperagendi myferia faiiva lingua noflravir-wufc' 0. go, vel cafla ; ut vel fe fub virginali taciturnitatis ^^«•Qcric.c-i, fura coerceat, vel fub pudica quodammodo locutionis moderamine, fobria verba depromat. E vergini fono le lingue di tanti e tanti, che fin dal punto, in cui fi alzan da letto, e fino al momento, in cui mettono il piè nella pradella, non an detta una parola di Djo, ma ben ne an dette molte, e tutte contro di Djo ? Vergine, o almen pudica , farà quella lingua, che or parla dc’giuochi, in cui pafiò buona parte delia trafeorfa notte j or de’ trastulli, iru cui fagrilegamente fi deliziò; or de’machinamen-ti, che Èmpiamente ordì -, or delle rubberie, in cui col configlio , o coll’ ajuto , ebbe ancor la fua mano ; or de fatti altrui, che non paflan mai franchi della fua fevera cenfura ? Oh lingue imbrattate in laidezze di ragionamenti, avvelenate con toffichi di maldicenze , avvilite colia baflezza, or dello bugie, or delle ciance, or delle adulazioni j e coaie, e come potete avvicinarvi nel fagro altare, qr
{>er parlare con Crifto, che è verità, or per lodar-o, che è fanti tà, or per toccarlo, che tutto è purità ! E potrà dirfi ,che fia faiiva lingua noftranjir» gOyvel cafra ?
Pani	Mm	Ma