dalla Storia, perchè «li personaggi degni d’esser trombettati dalla Fama , possiamo giustamente pensare, che tante altre simili vittime appartenenti a meno illustri soggetti rimanessero nel silenzio , e nell'obhlio
     Grave incarico sai ebbe però, se tutti si volessero andar particolarmente annoverando i fatti ed i costumi atti a provar quella durezza di cuore , che all’ Ebraica gente Cotanto li rendeva somigliante, e che non cangiò con i secoli , e col progresso de' lumi. Ci serv?> perciò quasi per ricondurre nell’animo la serenità, il considerare con Livio , quanta poca fede seguita a meritare la Romana Storia in questi tempi, tutto che fossero cresciuti i letterati , o dilettanti «ii scrittura. Egli rileva la loro credulità, come Marco Tullio aveva già rilevato la loro godagiue. Così rapporta trovarsi scritto in alcuni annali ( tal nome davano gli antichi alle Storie ) che 1 Romani presso Fidane avevano riportato una vittoria navale sopra i Vejen-ti, ed esprimendo quindi il suo giudizio, la chiama; rem aeque clifficilem , atque incredibilem. Riconoscendo poscia la cagione di pubblicare cotali fandonie dice, perchè. Navalis vietatine vanum titulwn appetivcre.
      La Capitale de’ Vejenti finalmente fu presa con un* assedio lungo quanto quello di Troja , e benché vi avesse più parte del valore la frode , pure nelle circostanze vi si frappose del favoloso , per rendere più rimarchevole alla posterità un’ impresa , che faceva epoca nei fasti di Roma. In tal’occasione Livio quisi tacitamente ci fa conoscere , quale credenza possano meritare tali antichi racconti , ancorché registrati dalla sua penna , cioè eh’