44 Della Prop. tra le Monete. d’ Oriente, d* Affrica, e d’Europa, co’ quali avea Y Italia commercio ; ed osservate come noti a tutti erano i ragguagli de’ pesi, delle misure, delle monete, e delle merci che si usavano presso tante na~ s zioni. Una tale cognizione , ed una tal cura di renderla pubblica per mezzo di libbri, indica abbastanza 1’ attività del commerci^, e la frequenza de’ contratti e delle negoziazioni . E’ sorprendente in fatti la frequenza con cui i nostri Italiani viaggiavano per Costantinopoli, per la Tana, in Trabisonda, in Armenia, in Persia, in Soria, in Egitto, e per le coste dell’ Affrica. Non è quindi maraviglia, se tutto il Commercio dell’ Indie era nelle loro mani; e se le droghe, sete , cotoni, pelli, zuccheri , gioje, perle, oro , e perfino legni per tinture e drappi tiravano da colà; e, se trasportata ogni cosa in Italia , oltre il naturale consumo, grati quantità se ne vendeva poi a i Portoghesi, Spagnuoli, Francesi, Inglesi, Danesi, Svezzesi; nelle