Hai. c.i.v. M. r> y 4 R ag ìonamento XVI. qual contrizione , qual compunzione, fi può di-icernere in tanti e tanti, 1 quali fi portano nelle Solennità nelle Chiefe per far guadagno dell'indulgenze , e vi fan perdita delle anime ! Si Iperimenta, che ivi fia maggiore il chiallo , ove è più numerofo il concorfo ; aove è più gente, è meno divozione -Le occafioni , che vi s’incontrano , i pericoli, cho vi fi trovano, gli fcandali,che vi fi oflervano, fa-rebbon perdere la modeftia anche a chi vi andatilo compunto di cuore, e riverente di portamento : Or che non farà a chi vi va per vedere, e per elfer veduto ? A chi vi comparifce per far moftra, come in folenne mercato, di quelle merci fcandalofo, che cerca vendere ? A chi vi concorre per oflervar numero di uomini, e per veder turba di di doluti ? Da cotefii fi deteftan le colpe , o fi commettono ? Si meritan le pene, o fi guadagnano 1‘ indulgenze ? Mio Dio 1 Conofcendo il poco onore , che vi fi fa, in quefte concorrenze di Popolo, mi fon ridurrò a fofpirare fovente , nelle mie pontificali funzioni, non aver gran gente, non avere gran turba, noru aver moltitudine, ma folamente nel numero, e nel difordme, per non vedere , per non fentire, ciò che voi non potere {offerire, ed io non deggio dìilìmu-Jare . Mi fon contentato di dir francamente ; o modelli, o lontani ; le Chiele voglion Divori, non fof-fron Profanatori, le Felle fon di Dio, non di noi. E pure Iddio le odia , perche trova, che noi le facciamo nollre. Solemnities vefiras odivit anima mea. Notate, che non dice meas, ma veftras ; sì, perche quelle folennità, che eran fue,noia lui le involammo, e le dedicammo alle licenze de’ noftri amori, alleo vanità delle noftre compat te, alla voracità delle no-