X 5° X ' dei di lei rapporti, e proporzioni gettò gli Autori del valore numerario in fomma confulìone, che avrebbero potuta evitare non parlandone, ma volendone difcorrere, e non fapendoiì fviluppa-re fi attennero materialmente al Tuono del nome, e numero delle Lire, e dei foldi, credendo che folTero Tempre collanti. I GiureconTulti non hanno mai conoTciuta, nè in Tatti potevano co-„ nolcere una tal verità; perciò credendo, che il valore de* Metal-5, li Folle Tempre collante , dilTero, che ballava la rellituzione di quel 3, valore, che elfi per altro non hanno mai definito , nè hanno mai' 57 Taputo in che confiftelTe: Onde tutta la quellione fi riduffe ad u-„ na inutile Battologia, la quale però impedì finora il libero eTerci--, zio della Giullizia commutativa. Carli delle Monete DiJJert. 8. §. 6. c. 244. tom. 3. pari. 2. XXXV. Ma fa maraviglia, ed è umiliante per F intelletto umano il rifleifo addotto da quelli Autori, che 1* aumento di Moneta non è dannoTo ai Creditori, Tcemandoli il iòlo lucro, e che è un Tol-Jievo dei Debitori/ i quali, da ciò Tedotti, Tono per il piu quelli che lo iòilengono con malfimo inganno, e llrana loro illufione :=t e tolgali una volta per Tempre la cauTa primaria, e F occa- M iìone piu profiima dell’ illegittimo, arbitrario, e icandalofb alza-mento delle Monete per il più procurato, o almeno Tollenuto dai Debitori medefimi Z* Autore del nuovo Trattato del modo di regolare la Moneta cap. 6. §. 5. in fin. XXXVI. Che fia Tommamente dannoTo ai Creditori, fi è veduto, eilèndoii anzi dagli odierni Autori dimollrato per una vera Traude a quelli fatta , XXXVII. Che lo lia agli ileifi Debitori è evidente, a chi ancora mediocremente è pratico delle coTe umane, e malìime dei Paefi di ondeggiamento, e traffico di Moneta Tpiegato chiaramente1 dal Za* natta Jifiema delle Monete: addit. mihi ad tom. 6. in fin, Argelata de Monti. Ita!. XXXVIII. Gli efemp; Farebbero frequenti, e familiari. Prefente-mente in Milano (32) lo Zecchino è in Grida a Lire 14. io., ma il di lui valore corrente, pochi Mefi fa, era a Lire 16. 5. Pongali che fòlle collituito un Debito di Lire 1650. il Creditore avrà sborfato cenro Zecchini al Tuo Debitore, che Farebbero flati il compimento delie Lire contrattate : In oggi, qualunque fia la cau- OO Si fcriveva ia Milano V Anno 1771,