vifioni delle Univeriìtà , dimoftra quello, che io dico. Se tutte le perfone, che abitano in un luogo compraifero il pane da' pubblici forni , la quantità dei frumento necelfaria ad ogni popolazione farebbe lempre certa , e determinata . Ma i ceti fuperiori, e molti ancora del baffo popolo fanno il pane nelle proprie cafe, o lo comprano d’ altri particolari, che ne vendono , e le prov-viiioni delle Univerfità fi fanno per quel numero di perfone folamente , che compra il pane a* pubblici forni ; quello numero non è filfo, nell* abbondanza è affai picciolo , nella careftia abbraccia quali tutti i Cittadini : giacché coloro, i quali fogliono negli anni buoni far pane per proprio ufo , o per venderlo agli altri , quando £ prezzi fon molto cari , lì rimangono di ciò fare, e vanno elTì ilelli a comprare il pane a’ pubblici forni . Ma gli Amminillratori delle Univeriìtà non poifono mai prevedere con licurezza, quali prezzi dovrà avere il frumento negli ultimi meli dell’ anno ; giacché nafeono da infinite cagioni , e mallìme dalle ricerche, e da’prezzi eiterni. Adunque le Univerfità non fi poifono mai provvedere in modo , che fi alficurino della fame per la fine dell’anno . E perchè il numero di coloro , che negli anni A 4 ordì-