So freme orgogliofo contro gli fcoglj . Riflettete , che qui fiam paifeggieri .* il penfier della morte è un lume nella vita , ed è Amile a quella chiarezza, che nel bujo della notte viene fparfa da un* incendio fopra oggetti , che fcen prefto la vincitrice fiamma divorerà. Diffidate ognora delle voftre forze, per non dar* adito al vizio , perchè fe quello vi foglietta , difficilmente riacquillerete 1* impero di voi medefimo. Gelofiffima fu Roma della fua libertà; malfatta poi di fchiavi un vii gregge, non osò piu di fcuotere il giogo dall* incallita cervice , Guardatevi dall’ effer cinico, perché non fiamo in tempi ,in cui fi foffra,efi cfalti un Diogene;e generalmente in ogni cofa tenete la flrada di mezzo ; medio tutijfimus ibis. Efalta Orazio la vigile educazione , che il Genitore gli diede; e gli fi moftra ben grato; Laus illi debetur a me grafia major&c. E non dovrò fperar* io,che, a fuo tempo , ri-conofcendo la mia attenzione, voi farete per dir l’ifteffo ? Sì, me ne lufingo, e vi reputo degno della mia benedizione* Benedillo Patris firmai domos Filiorum , dice lo Spirito Santo . Per ravvifar quanto vaglia la benedizione paterna, ©{fervatelo in Efau, che amaramente fi dolfe per averla perduta. Quella benedizione appunto , che cautamente prevenendolo , gli fu intercetta dal fuo fratello Giacobbe, quella v’auguro di buon cuore, e quella, con un tenero ampleflo, facendo qui punto, nel nome del Signore , vi dono : Dei tibi Deus de rore Cali , & de pinguedini tert'fi-¿blindantiam. E così fia.