della Moneta.                          5
potrebbero fofpettarfi monete fecondo la noftra conghiettura, e non perchè , come altri credette 1, negli Atti degli Apolidi al Capo XII. 16. ( deve dir VII. 16. ) dia efpreffo quello acquiilo di Giacobbe col prezzo d’ argento ; perchè negli Atti non fi parla di Giacobbe , ma di Abramo , e del danaro , che contò ad Efron , come olfervammo . Quello equivoco fu fra molti comune anche al Boefardo 2 fegnando egli innoltre il Capitolo XXVII. verf. 16., e tutto per patente errore . Bensì è da notarli, che gli Atti menzion fanno quivi de’figliuoli di Emor , co i quali Giacobbe ebbe il contratto de’ cento agnelli nel paefe de’ Sichemiti ; ma nominandofi il fepolcro , e non Xaltare • Abramo, e non Giacobbe; chiaro apparifce doverfi intendere dell’acquiilo d’Abramo fatto col foldo pel fepolcro ¿[Sara. Comunque fia, è da notarfi , che le immagini di animali,
0 d’altro , fi fcolpirono poileriormente Culle monete , elfendo
flati i primi fegni folamente indicanti il valore di elle , come la ragione lo perfuade , e come ancora nota Arijìotile nel lib. I. della Politica, cosi dicendo: La moneta non altro aveva chegran-dezga, e pefo : indi vi fu imprejfo il fegno per abbreviare i contameli, e quefto Jegno era indico della quantità, e del vaio-« d'effa moneta. Molte monete-Romane portavano quelli fegni. Quindi è da olfervarfi, ehz Polluce rammentando gli Autori delle monete, dice che inEgina     nrpoTos o Pfpy&H eypx-
   vòpuo-pLx, Fidane Argivo primo di tutti fegnajfe con lettere le monete . Strabone pure nel libro Vili, è dello ilelfo parere , foggiungendo averanco il fuddetto Fidone regolati i pefi, eie inibire : onde Pefi Fidonii vengono chiamati da Polluce quegli fi elfi, che Eginei fi dilfero da altri. Di quello Fidone, cosi parlano
1 Marmi Parii d’Oxfort, Epoca XXIX. Dache Fidone Argivo... fece.... e fece la moneta d'argento in Egina, ejfendo /’ undecimo da Ercole anni 631. che vuol dire anni dodici dopo Omero , e anni 8^4. prima di Grillo . I marmi dan meno a Fidone , di Strabone, e di Polluce : fece la moneta d'argento in Egina ; non vuol dir già , che Primo di tutti al Mondo folle Fidone a coniar monete: come da Polluce indotto, fi sforza di farci credere il per altro celebre Ottone Sperlingio ; al cui parere non pollo alfolutamente acquietarmi 3.
                                                                                §. III.
   1 Vedi Offerv. Lett. t. 5. p. 259.
   2 Traitd desMonoyes. Tom. t. a la Haye. 1714.40. p. 4-
   3 Differì atto de Nummi* non cufis. Amjielted. 1700.40. Cap. I.