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collera di qualche neutrale potente , o pur fi vorrà accarezzarne qualcheduno per trarlo al fuo partito t fi potrà agevolmente col troncar le lunghezze de’giudi-zj, e col far lubito rilafciar il basimento prefo placarlo , e accattivarfelo, ed allora fi, farà Tuonar alto la buona armonia , e V imparzialità , facendo valer come favore contraddifìinto ciocché per fe medefimo non è altro , che pura giufiizla .
       Ballimi quello aver indicato d’una fcienza, negli infegnamenti della quale tutto fi riflringe a non 3ver altra mira fuorché il proprio intere ile 1 .
                                                    Fa-
   fi) Non sò trattenermi dal riportare certi infegnamenti del Boccalini per farne arricciar i capelli ad ogni animo anche mediocremente virtuofo. Ora mentre Galba ammonifce Plfone , che divenendo Prencipe con la medema co/lan^a debba ritener la fede verfo-gli uomini, la libertà , e /’ amicizia, come beni principali dell' animo noflro y che ufava privato, non sò capire come lo configli bene * perciocché il mantenere ojìinatamente la fede ad un privato è fempre virtù , è fempre utile , ed onore * come l' effer l bero di animo , /’ offervar l' amicizia , tutte virtù d' uomo privato * ma con diverfa ragione camminano i Preti-cipi y l' intereffe grandijjimo de' quali gli sforma ad effer liberi da quejle virtù , e foto mifurar le coffe col nudo intereffe, il quale ricerca perpetua fimul arción e , e mi fura gli animi coll utile : onde fi vede, che efft non fi legano con ligame alcuno , nè con parentadi, fuorché con quello dell' intereffe • e il Principe, che vuol ufar virtù da privato è tenuto fcetno di cervello , ed il privato y che vuol vivere colle virtù del Principe è tenuto fraudolente. E nella nota aggiunge il Cavalier du May.
   I Principi fono , e devono effer in ogni coffa differenti da* privati. Quefli devono preferire l' oneflo all' utile, e quelli debbono mifurare tutte le anioni loro col compaffo dell' intereffe -Quelli devono feguire i movimenti della natura, amare gli ami-
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