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         non è tale1 . La beneficenza e un obbligo nafcente da quantità fpefiò variabili, e di diverfa mifura, come quelle, che fono prodotte da tre diverfe ragioni, che debbono concorrervi per produrre Tobbligazione , e tutte tre non fono mai fiife.Vi fi richiede imprima
                                                                                                                 f e-
            (i) Per togliere ogni ofcurità à quella mia afferzione l’applicherò ad un cafo. Suppongafi, che un uomo debba conte-guir da un altro cento feudi per prezzo di cofa vendutagli , o per qualunque altro legale contratto. Ognun comprende , che il debito di quell’ uomo è fittamente certamente di cento feudi nè più, nè meno. Or fuppongaG d’altra parte, che un infelice ridotto alla mendicità implori la pietà d’un uomo ricco. E’ debito di carità il foccorrerlo . Ma quanto dovrà dare quello ricco al povero? La fomma non è mai fitta . Poflono effervi circollanze, che non dico cento , ma mille feudi fiano una quantità tanto piccola , che meriti rimprovero di crudeltà il non aver dato di più . PoiTono effervi altre circollanze tali, che un foldo folo fia ballante beneficenza. Può non effervi obbligo di dar nulla , e può infine effervi cafo in cui 1* ufar beneficenza farebbe vizio , e colpa ( il che gli algebrilli efprialerebbero con dire , che la beneficenza allora paffa ad effer traile quantità negative). Quello è quel, che ho intefo di dire foilenendo, che i doveri della giutlizia fian da confiderai come quantità collanti * mentre que’ della beneficenza fono quantità variabili , che poffon crefcere, e diminuire a guila delle femiordinate di alcune curve, e giungere al ed anche far receffo in contrario. Nè mi fi opponga , che anche i debiti di giuftizia poffono variare, e diminuire, o crefcere, come nel cafo, che d’una fomma dovuta fi avellerò a pagare gl’ intereflì , e le ufure .* perchè ognuno'riflettendovi avvertirà, che le quantità variano ne’debiti di giuftizia per cagioni eftrinfeche ( come farebbero la mora del tempo,la diftanza de’luoghi, onde nafee il cambio, ed altri cafi ) laddove i debiti di beneficenza fono in fe fletti, ed intriniecamente varianti, ed indeterminati fe non fi applicano alle circollanze di ciafcun cafo particolare .