affinché fi éÓnofcà in tutti gli flati J e in tutti gli ordini, avere i voftri indigni Antenati dato quel faggio del lor valore, che Voi sì nobilmente imitate ; e che la gloria , sì delle lettere , sì delle Prelature, sì delle Toghe,non è nuova nel-j la voftra Famiglia, ficcome è antico in efla il lu-ftro de’ Titoli, il dominio de’ Feudi, e lo fplen-dor de’ natali. E da tutti quelli pregi , uniti infieme , deriva in Voi la potenza , onde mo-firate, avere, non fedamente la volontà a prò-; reggere chi a Voi ricorre , che ve la infonder il fapere, ma anche il valore, che è tutto effètto del voftro folo poterei E quello potere il dico voftro , non meno per quanto Voi ne ereditalle da’voftri Maggiori, per quanto ne ritrovafte nella voftra Cala , per quanto ve ne inveiti la voftra Famiglia ; ma_» ancora per quello, che Voi acquiftafte da Voi medefimo, per quello, che dimoftrate nella voftra perdona, per quello, che efercitate ne’ gran polli, che fon di Voi, non Voi di effi ; perche a Voi difpenfati dalla Giuftizia per premio, non già buttati dalla Fortuna per dono . E quindi è, che fe mai Vói folte l’ oggetto dell’invidia^ di alcuno, noi potefte mai ellere, fe non fe per quello , che diete , non già per quello, che avete; Quello che fiere è il voftro inerito, il quale è tanto