in quel tefnpó èrano àrbitri <3eì móndo J e coa-tendean da pari colle Corone i Indi traportata^, nella Gallia Belgica , annoverò quanti perfo-naggi, tanti Eroi, i quali, e moltiplicarono i pregi della nobililfima pianta, ed accrebbero le glorie del generofo rampollo . E per corona di quello, batterà rammentare la generolà , ed ec-. celli Matrona , Maria Barbara Petra , Ava , pel paterno Iato, del regnante Elettore, Arcivelco-vo di Magonza, Lotario Francefco di Sconbornj onde quefti, ben perfuafo dell’alleanza di fua_. con voftra Cala, non altrimenti tratta con Voi, e con tutti di voftra Famiglia , che da intime} per amore, e da Congiunto per lingue. Pervenne dipoi di là dall’alpi nel noftro Regno un Ramo di voftra gloriofifiìma pianta; e quivi sì bene allignò , che in brieve fi vi* de ornato di alti titoli , e corteggiato da no-’ bilfffime parentele. Le antiche , e chiare fami-' glie di tutti i Napoletani Seggi fi fecero gloria di effere alla voftra imparentate ; e non furon fittamente effe tra noi , la Strambone, la Capuana, la Gennajo , la Eboli , la Striale ; furonj pur’ anche le forafticre da noi, e pregiatiifim? in Roma, come la Filonarda , già ftrettamenT te congiunta coll’ Altiera , e coffa Cenci ; ej imamente 1’ Alcemps , già con più intimo b «odo