*( VII )* ¿ali caten« tremava ancora nell1 incertezza del suo fato, e V, M. fi ha dichiarati per sempre suoi figli. Per altri oggetti ancora coiti’ è noto alla M. V. ò implorata la Vostra Sovrana attenzione e quella del Consiglio e della Nazione , ma forse altri ostacoli restano ad abbattersi per render più piano e libero il camino delia Giustìzia e della beneficenza . ha però bisogno d’atletici sforzi, Signore, 1* affare dell’ abolizione della servitù di stucchi o della moderazione di essa , che ora nel Consiglio si deve finalmente trattare ; è anzi di tale indole , che la rimozione d’ un male, porterà 1* affluenza di molti beni , i quali ora sono in uno stato d’immobilità e di coazione. Io non m’impegnerò a far presente a V. M. la storia di quella ¿arlara servitù, nè gl’ incidenti dell’ affare medesimo , poiché barbarie e servitù sono parole che escludono necessariamente la Giustizia, e devono far fremere le anime de’Sovrani. L’errore compagno dell’ antica ignoranza V aveva stabilita , e lo spirito fiscale cieco fautore della miseria pubblica lungamente la sostenne : ed ecco come * V Economia degli antichi Romani , che non intesero mai nulla in Economia , deturpò la natura della proprietà e de’ beni fondi nei paesi da essi distrutti c spopolati. R spopolazione come naturalmente deve accadere faceva rimaner molte terre incolte o in lunghi e sterili riposi: nel qual tempo non essendo per uso della specie umana , i fondi restavano abbandonati ai quadrupedi. L‘ uso di ciocché resta abbandonato credendosi di pubblica ragione , i Magistrati municipali si autorizzarono a farvi su delle disposizioni , ed a stabilirvi una Ragion pastorale; e le greggie in mancanza degli uomini ne presero il godimento ed il possesso. E come è noto nella storia dell’ uomo , che il lungo possesso di usi ed abusi,.si fa susseguentemente passare in dritto; si cominciò a credere ed a sostenere, che il dritto del pascolo nei tempi di riposo appartenesse alle Communrtà medesime. Pili si confermò questa credenza quando dalla servitù Romana si passò alla barbara o feudale , e codesto possesso trasformato in dritto si comunicò spesso anche ai Baroni o per forza o per volontà , e si sottopose a norme, riconosciute come leggi, dalla forza che le imponeva, e dalla debolezza che doveva soffrirle. A 4 , Ecco %