*K xn della Nazione » cercò mettere in chiaro T esposto , e- prenderne gl informi locali. I due degni Avvocati del Fisco che si trovavano allora nelle Provincie d’ Apruzzo, conoscendo che i veri in*-tere^si dell’ Erario non possono essere indivisi dal pubblico bene , uniformamente riferirono a V. M. che la domanda era ragionevole ,. che era giusta , che era eseguibile . Ma lo spirito delle tenebre sì elevò subito per olfuscare la verità e la ragione - Questo spirito armato di cavilli forensi , e di cui non intendo seguire le confuse multiplici tracce, fece elevare le voci della discordia , fece scomparire lo stato della qnistione, promosse confinazwni e reintegre , accumulò carte sopra carte , commesse e commissionati, e rese complicatissimo una affare della piu semplice natura, per prolungarlo fino alla stanchezza o all’ obblio .. Come mai uscire da tal labirinto , come emergere da tale abbisso , come sciogliere tal nodo, e ripigliare l’affare nella sua simplicita? Fu in questo stato di cose , che fu proposto a nome delle Università soggette alla servitù dello stuccodi abolirsi intieramente questo avanzo di barbarie vergognoso sotto un Principe illuminato, e che sa distinguere la Giustizia che nasce dalla verità delle cose, da quella che si suol fondare sopra usanze infelici . Si propose contemporaneamente l’indenniziamento dell’Erario per la rendita netta che ora ne riceve , calcolata su i libri camerali , e su la giustizia. Il Consiglio delie Finanze fedele interprete- dei vostri benefici voleri accettò in vostro Rea! nome 1’ offerta- proposta e per maggiore lealtà desiderò , che le Università rispettive dichiarassero questo loro- desiderio ne’ pubblici parlamenti. Posso dire che tutte furono uniformi, non solo perchè una maggioriti esuberante fu per 1* accettazione , ma perchè le pochissime non conformi diedero piuttosto delle eccezioni, che 1’esclusiva. Sembrava dunque che altro non si dovesse attendere ornai ¿fie. la grazia sospirata e giù antecedentemente dal Vostro Reai animo dichiarata : ma nuove irruzioni vennero a disturbar lo stato di pace , e le arpie fecero nuovi tentativi por contaminar Í ara della giustizia. Devo io ripetere innanzi a Vostra Maestà le voci dell errore e le frasi della malizia? Questa si veste e cuopre qualche volta dei »unto della pietà, ma non potrà reggere allo sguardo della veti» - tà