3?4. ?lO di San Dionigi è quafi il doppio di quella di Parigi. PIOGGIA , una affai frequente ed utile meteora, che difcende dall’alto in forma di gocce d’acqua. Vedi Meteora , e Goccia. ~ La pioggia é probabilmente una nuvola precipitata , ficcome le nuvole non fono altro che vapori elevati dall’umidità, dall’acque, ■&c. Vedi Nuvola , Ed i vapori dimoftrativamente non fono altro che piccole bollicele , o veficulat diilac-cate dall’acque , per la forza del calor fola re , o fotterraneo , o d’ ambedue , Vedi Vapore . Quelle veficule effondo fpecificamente più leggiere che l’atmosfera , vengono con ciò foftepute ; finché arrivano ad una regione dove l’aria fa equilibrio con effe; ediyiondeggiano , finché da qualche nuovo agente fono convertite in nuvole, e quindi in pioggia, neve, grandine, nebbia, o limili > Vedi Neve, Grandine, &c, Ma v’ è qualche queltione intorno all’agente in quella formazione delle nuvole in piug-gia , &c. i più vogliono che fia il freddo , il quale occupando collantemente le regioni fuperiori dell’ aria , agghiaccia e condenta le vefcichette , al loro arrivo da un luogo più caldo; le raduna afiìeme, e fa che parecchie d’effe fi unifeano in picciole malie; mediante cab la lor quantità di materia cre-feendo in una maggior proporzione che la lor fuperfizie, elleno diventan un pefo troppo grande per la fottìi aria, e però ducendone in pioggia. M. Dcrham foiega la precipitazione, così; Che le vcficulae elfcndo piene d’aria, quando s’ abbattono in un’ aria più fredda che quella che contengono, la lor aria fi contrae o riduce in uno fpazio minore , e per con-feguenza il nucleo acquofo, rendéfi piùden-fo, e sì falli più grave che l’aria, &c. Vedi Freddo, A ¡tri donno fidamente ai freddo una parte nell’azione, e vi fan venire con e lo a parte i venti : è chiaro infatti , che un vento Enfiando contro una nuvola dee naturalmente li'ignere le tue vefothettfc fune itill’a tre ; per lo qual mezzo diverte di effe- unendoli « raunandofi , come fdpra, rendenti atte a dijce/idere ; e l'effetto è più notaotle, le due Venti oppolti dffiano vcrlo ilmidefirno luogo, S’aggiugoe a ciò, che le nuvole già for- PIO tnate, venendo ad effere aggravate da nuove giunte di vapore che continuamente afeen-de , potino quindi renderfi idonee a difeen-dere. Vedi Vento. Pure, fecondo Rohault, la gran cagione ancor lì cerca : quell’ autore concepifce eh’ ella fia il calor dell’ aria , che dono o’aver durato per qualche tempo a {lare vicino alla terra , alla fine è portato su dal vento , ed ivi feiogliendo i villi neyofì o le ¡mezzo gelate veficule, le riduce in gocce ; che accozzandoli alfieme , difeendono ; e la loro diffoluzione fi perfeziona nel loro nro-greffo per le più baile e più calde regioni dell’atmosfera. Altri, come il Dottor Clark, &c, aferi-vono quella difeefa delle nuvole ad un’alterazione dell’ atmosfera , più tolto che alle vefcichette ; e impongono eh’ ella nafea dal feemar della molla o forza elaffica dell’aria, Vedi Elasticità1. Quella elatìicità , che principalmente o totalmente dipende dalle datazioni fecch? terreftri, effendo indebolita; l’atmosfera av-valla lotto ilfuopefo; e le nuvole caggiono, attefo il comune principio della precipitazione, Vedi Precipitazione, Ora le piccole veficole , per uno, o (tutti quelli mezzi , cominciando a diffondere , continuano , non oliarne i’ aumento di re-fillenza che ad ogni ¡Haute trovano nel loro progreffo per vieppiù denfe parti deli’ af-mosiera,. Imperocché tendendo tutte yerfo il mede-fimo punto ,*cioè il centro deila terra , quanto più oltre difeendono, tanto maggiori coalizioni fanno ; e a milura delle coalizioni, viene ad effere più di rimeria forto 1’ ideila fuperfizie ; la fuperfizie lolo credendo come i quadriti', ma la fpiidità come i cubi; e quanto v’ è pjù di materia fotto la medefima iupeVfìzie, meno di fregamento o di retiiìenza lai vvi alla medefima materia, Vedi P a isometro . Così , fe avvien che il freddo , il vento , &c. adoperino abbaftanza predo per precipitare le veficule alcendenti , innanzi che fieno arrivate a qualche altezza confi-derahjle; le Coalizioni effendo poche in così corta difcela, le gocce faranno a proporzione picciole : e sì formerafli ciò che chia-miam rugiada. Vedi Rugiada Se i vàuori. diventano più copiofi , e folle- vanfi \ r