PER
parte di fuori dell’otto fin di folto alla metà, forma un lifcio, forte, e piatto tendine , che corre per quell-’ ìfteflo canale nel fondo del malleolus externus , per il qual corre il peroneus longus, fin alla banda efle-riore delKos metatarfi del dito picciolo . Il fuo ufizio è fpignere il piede verfo all’insù. Vedi Tav. Anat. ( Myol. ) fig. ì.n.qó. fig. 6. »•44- fig-7- ”-28-
   PERORAZIONE , Peroratio , nella Rettorica, l’epilogo o l’ultima parte di una orazione; in cui, quelle su che ha infittito l’oratore per tutto il fuo difcorfo r vien di nuovo inculcato, con maggiore veemenza e paffione. Vedi Orazione .
   La. perorazione cotta di due parti, 1. della ricapitolazione, in cui brevemente e di cor-fo fi raccoglie la foftanza di quel che s è detto fparfamente per la Orazione intera ; e fi compendia e ricapitola con nuovo e maggior vigore e pefo. Vedi Ricapitolazione.
   2.   Del movimento delle paflioni ; che è così proprio della perorazione , che 1 maettri dell’arte chiamano quella parte fedes afifeduum. Vedi Passioni .
   Le paffioni da eccitarli nella perorazione, fono varie, fecondo le varie fpezie di Dicerie : in un Panegirico, l’amore, l’ammirazione, l’ emulazione , 1’allegrezza , &c. In una Invettiva , l’odio, ildifprezzo, &c. In una Deliberazione, la fperanza, la confidenza, o il timore.
   Le qualitadi richiede nella perorazione fono , che ella fia veemente epalfionata; e che fia corta : perchè ficcome olferva Cicerone, le lagrime pretto s’afciugano.
   La perorazione era il capo d’opera di Cicerone ; quivi cotetto grande Oratore non fo-lamcnte infiammava i fuoi giudici, e i fuoi uditori, ma pareva eziandio che ardeffe egli fìeifo ; fpezialmente quando avea da eccitare la pietà e la commiferazione verfo l’ac-cufato: ove , ficcome dice egli medefimo , frequentemente riufcivagli di empiere il foro di pianti, di gemiti, o lamenti. Aggiu-gne , che quando diverfi Oratori avean da parlare per la fletta perfona , la perorazione veniva fempre riferbata a Ciceróne ; e fog-giugne , che js’egli in quella parte era fe-gnalato , non riconofcea ciò dal fuo ingegno , ma dal dolore ch’ei medefimo dimo-ttrava. — La cofa manifeflafi appieno nel-
la fua perorazione Miloniana ; dove egli dice ; Sed finis fit : neque entra pra lacrymis jam loqui poffum ; & hic fe lachrymìt defen-di vetat . •— Ed in quella di Rabido Po-ttumo : fed jam , quoniam , ut fpero , fiderei quam potiti, tibi prefitti, Pefihume, reddam etiam lacrymas quas debeo—jam indicai tot bominum fletus quam fis cartts tuis, & me dolor debilitai , includitque vocem .
   PERPENDICOLARE, nella Geometria, una linea che cade direttamente fovra un’altra linea, così che fa angoli eguali da ciafcu-na banda; chiamata anco una linea normale. Vedi Linea .
   Cosila linea I G (^Tav. Geometri a fig.57. ) è perpendicolare alla linea KH, cioè fa con efl’a angoli retti ed eguali.
   Dalla nozione di una perpendicolare, fegue;
x. Che la perpendicolarità è mutua; cioè fe una linea, come IG, è perpendicolare ad un’ altra, KH; cotefi’ altra è anco perpendicolare alla prima .
   2.    Che fidamente una perpendicolare può elfere tirata da un punto nel luogo medefimo .
   3.    Che fe una perpendicolare fia continuata per la linea a cui fu tirata perpendicolarmente ; la continuazione altresì [araperpendicolare alla medefima.
   4.     Che fe vi feno due punti di una linea retta, ciafcun de’quali è ad un’ eguale diftanza da due punti di un’ altra linea retta ; quella linea è perpendicolare all’ altra.
   5.    Che una lineala quale è perpendicolare ad un’altra è anco perpendicolare a tutte le parallele dell’ altra • Vedi Parallela .
   6°. Che una linea perpendicolare è la più corta di tutte quelle che pottono etter tirate dal medefimo punto alla medefima linea retta.
   Quindi la diftanza di un punto da una linea, è una linea retta, tirata dal punto, perpendicolare alla linea od al piano; e quindi l’altitudine di una figura è una perpendicolare lafciata cadere dal vertice alla bafe. Vedi Distanza .
   Ergere «»/« Perpendicolare Gl fopra un dato punto G in una linea retta ML: un piede del Compatto fendo in G , con qual fi voglia intervallo a piacere, refecate parti eguali da ciafcuna banda , G H , e G K ; dai punti K ed H, con un intervallo
                                     mag-