QU A fate, furono deri fi , e motteggiati in ifcrit-to, ed efpofti in Teatro; ma effi difpregia-rono egualmente la ftampa, e la prigione, c formarono la loro Setta, malgrado tutta I’ oppofizione d’entrambo ; e fotto la direzione di Fox, Dehur bury, e altri, crebbero da una moltitudine fparfa e indifcipiina-ta ad un corpo regolato, che inabili va Leggi , e Governo ; che effi ritengono fin al prefente con grand’economia. I moderni Quaccheri nulla confervano delle ftravaganze , delle quali fono fiati accufa-ti i lor Capi; effendofi dati a conofcere per gente fobria e quieta, di morale efemplare, e di una notabile Carità ed amicizia tra di loro « Le loro dottrine non fono di facile raccolta; almeno, fon difficili da rapprefentar-fi coi lor propri termini, che appaiono alquanto ambigui. Soflengono, che Crifio è una luce, che ha illuminato ogni Uomo; e che chiunque vuol Ìobriamente e fedamente rientrare in fe fleifo con una fincera brama di conofcere, ed efercitare ibfuo dovere , non mancherà di trovarvi un Direttor fufficrente ; un raggio dalla fonte di luce, che illumina l'intelletto , ed affifie a diftinguere il bene dal male. Aggiungono, che chi feguita le direzioni, e convinzioni di quefta Itfce , farà Santo, e grato a Dio ; e che quello era il fine dèlia venuta di Crifio nel mondo. — Che ehi fi lafcia guidare da quefta luce, non potrà mai fallare; e che non fono le opinioni, ipeculazioni, o nozioni di ciò che è vero, o iofcrizione d' Articoli, o formule di Fede, per quanto fode fiano , quelle, che fanno l’Uomo credente o Criftiauo; ma una conformità d’animo e d’efercizio alla volontà di Dio, fecondo la manifeftazione e i dettami di quello divino principio di luce dentro di loro. Intendono il comando del noftro- Salvatore circa il Battefimo , in un fenfo figurativo, di una converfione e cambiamento del cuore; e difprezzano intieramente il fegno effettore. •— Dicono , che il Battefimo d’ acqua era- folo quel di Giovanni ; che non era altro, che un (imbolo o figura, adattato allo fiato d’infanzia del Vangelo; e perciò ora inutile, in una difpetffazione r che £ fpirituale e interiore. QUA 5 Sono dello fteffo parere circa la Cena; allegando , che ambidue alludono ad antichi -efercfzj degli Ebrei , e s’adopravano come fimboli e lignificazioni di un’opra vicina e perfetta . — Afferifcono in oltre , che la Comunione de’ Santi confifte puramente in una participazione dello fteffo divino principio, moftrando fe fteffa in una Unità di Spirito. Quanto al Minifiero, e Ordinazioni, negano, che alcuna fra da ufarfi per fantafia, o volontà d’Uomo, o per carnale invenzione, od imitazione, o per altro principio, diverfo dall’ interiore , che li dirigge. — Quindi è, che non deftinano perfona alcuna agli Uffizj; ma fenza diftinzione di qualità o di feffo, ogni uno che fia di vita fobria, e di converfazione approvata, e creda fe fteftò o fe fteffa chiamata o moffa a’ medefimi, ha la permiffione di parlare, e profetizzare nelle loro adunanze. Convengono, che la Scrittura è dettata da Divina ifpirazione, e le accordano 1’ ap pellagione della formi di fané parole; ma rifiutano di chiamarla Parola di Dio, comn eifendo una dinominazione , propriamente attribuita a Crifio folo < — Aggiungono, che ciò, che gli rende più fcrupolofi a tal riguardo, fi è, che la gente verrebbe cosi condotta a giudicare, che fe hanno la Scrittura, hanno tutto, e non debbono perciò cercare altra parola, o luce. Confeffano i Santi Tre, che rendono te-fiimonianza in Cielo, Padre, Verbo, e Spirito; ma rigettano i termini delle Scuole, Trinità, diftinto, perfone , ipofiafi, &c. eorne non della Scrittura , e come atte a condurre a idee materiali. Sono anche fiati acculati di negare l’Incarnazione, la Umanità del noftro Salvatore, la fua Divinità, foddisfazione plenaria, e rifurrezione da’morti: ma quello è ingiù--riofo per loro: e tuttouctò, che può dirti grullamente, fi è che effi non ne convengono nello fteffo fenfo , o non ne parlano negli fteffi termini, ne' quali comunemente fe ne parla tra altri . — Accordano 1’ Incarnazione, e che la Divinità rifiedeva corporalmente in Gesù , e pure molti di loro dicono, non effervi alcun Crifio, fuorché quello che è dentro di loro; d’onde appare, che la loro idea dell’ Incarnazione altro non impor-taffe, fe noti che la luce, la quale effi chiamano