3*. fornirne alla quantità da efprimerfi, edall'uni-tà, fia nell’unità medefima contenuta, e il numeratore moftra quante di quelle medefi-me parti tocchino alla quantirà da efprirnerfi, parti, che fi. denominano Aliquote, Qualunque quantità. maggiore dell’unità »e a quarta comenfurahile, ma non molnplice, fi e ("prime con un numero comporto d‘ intero, e rotto. Quando il Perico, vuole ini fu rare qualche e-ftenfione, per lo più il fine fuo è di render nota non folo a fé medefimo, ma ad altri ancora la grandezza della proporti ertenfione. Dunque è ir cedano, che fi prevalga d’ una inibirà a tutti cognita. A *- ucfto fine le Città più. colte, e piu ragna-devoli con faggio provvedimento tengono efpofta , ed all* e fame, e paragone di chiunque lo voglia fare, quella lunghezza, che fi fono fatto legge di adottare per le mifuragioni geometriche s come la noftra Città di Reggio hi_» prefentemente efpofto. forco il Portico della Porta nella pubblica Piazza, e fegnacamente in una colonna aggiacente alla Chiefa di S. Giovanni fitto il Palazzo di Monfignor Vef-covo i Campioni di tutte le mifure del Pae-fe, come il Braccio geometrico, divifo inon-cic dodici, e ogni oncia in dodici punti; la Pertica capace di fei braccia, ja Mina pure de*grani, che è di figura cilin(jrica col diametro delia bafe di oucic li ta fua al- 4 tea-