Trattato di Vernici. 89 to infieme, perchè s'incorpori; appreffo fi mette la materia a fcioglierfi del tutto al fole , 0 al fuoco , e fciolta che fia fi cola , e fi fonfer-va. elitra ftmile. PRendafi chiara d’-©.vi ben sbattuta , e purgata dalla fchiuma, che fa nello sbatterla , e ad effa unificali zucchero candido in fotti! polvere ridottp , e meglio riefce chiarificato , ed a falda cottura ridotto, ed una Inficiente quantità d’ acqua vita sflemmata . Fatta 1’ unione di quelle cofe, fi pongano in una caraffa, e in effa fi q«affino bene infieme , affinchè s’ incorporino, ed incorporate che fieno , fi avrà la vernice fatta. Vernice dì Gio: Daniele Geffero per guardare gl' Infetti dalla putredine. PRendi una libra di fpirìto di vino , ed un poco d’ ambra chiara , la quale per 48 ore almeno la farai a bagno Maria fciogliere nello fpirito fuddetto j fciolta che fia , aggiugnerai loro un poco di malfice , ed altrettanta porzione di Sandracca, ed altro poco di Trementina, e tornerai collo lleffo mezzo del bagno di prima a far liquefare ogni cola infieme ; fatto lo fcipglimento, fi prende i Infetto 3 fi difentera > e per alcuni giorni fi bagna collo fpirito di vino , nel quale fia flato difciolto Zucchero candido ; indi , ciò fatto , fi copre con quella vernice più volte, e fino che lucido addivenga come il vetro. Così 1* Inietto durerà per molto tempo fenza tarlarli. -<•