Libro Terzo fl4 Modo dì operare col detto ììaljamo. IL, fuddetto Balia,mo conviene sì nelle ferite ~ che in altri mali j e rifpetto alle ferite o iien di taglio , o di fuoco , fi ungan quelle attorno attorno , lontano però una colla di col. tello dall' orlo loro , e fe vi fofle enfiamento s 0 infiammazione , le fi pongon fopra tre pezzette addattate al bìfogno di tela vecchia, net> ta, e non afpra, perchè la prima fuol ricevere la marcia diflintamente dall' altre , la feconda H fangue , fe ne tramandaffe la terza i’ altre umidità dalle prime due fottopofle lafciate u-fcire ; e perchè queflo non bada , meflieri è di applicare fopra quell’ ultima un’ altra pezza a quattro doppj , onde per elfa venga alforbito, tutto il fuperfiuo umido, che non erafi fermato nelle tre prime • La ferita fi medica così mattina , e fera , avvertendo di gettar lempre le pezze , che fi levano dalla rnedefima al fuoco . E' d’avvertire , che la ferita non ha bilQ* gno nè di (loppa , nè di chiaro d ovo per fermare il fangue , perchè il baifamo ha facoltà non folo di farlo fubito, ma eziandio di levare lo fpafimo, ed i) dolore in uno iitante ; e fe vi fodero nella ferita minuccioli di ferro , o palle da iphioppp, poflìede ancora la virtù, ricercando il centro della rnedefima , dell’ attrazione a le, fuor d* elfa traendo ogni corpo ilraniero , lenza pena del paziente • La ferita non vuol ralla, qualunque iìa la di lei apertura. Tale baifamo ferve ancora per le rotture di teda , per qualfivoglia ammaccatura , o frangi-snento dell'offo del cranio. tJngendo poi la re-gion dello llomaco, o qualunque altra parte of-iefa dal fiato , la riflora, e la rifalla, applican-. , do-