1 i AL CORTESE LEGGITORE. T 1 J—í Amor di fapere non ha avuto, nè avrà mai limite alcuno , a fronte d’ infuperabili oftacoli ; perciò forgono ogni dì nuove fco-perte , le quali o il governo politico , o- 1’ arte militare , o F agricoltura arricchifcano . Il genio innato dell’ Üomo per le fcienzé ognora più cerca di apprendere , e di erudire . L’ Operetta , che colle mie Stampe io prefento al Pubblico è fruito di molte vigilie, e di molte faticofe efperienze : eiTa tratta di formare le Vernici all’ ufo della Cina, e del Giappone . I foli induftriofi tentativi ci hanno meifo a parte di una manifattura jtphe i Cinefi mai non avrebborio a noi tramandato , troppo gelofi nel comunicare i loro fecreti . Col prefidio di quello Libretto ognuno può divenire maefìro in un’ arte fin qui occultataci , e sì neceflaria , che tutti i fontuoiì Appartamenti fa più brillanti nelle foro magnifiche fuppellettili . Se i noilri an- Itichi aveffero avuto in coitume quelle Vernici , quante fatiche di eccellenti pendìi fi farebbero confervate : in fatti una pittura coperta da limile lucidiifima Vernice è guarda- A | 1 f*