Trattato dì Vernici. 71 Preparate tutte quede cofe, fi (temperano_inficine a lento fuoco, finché colla forza di lui, abbia fa mafia acquidata confidenza di miele . Si cola poi per tela, e fi conferva ben difefa dalla polvere, Il modo poi di dare una tal Vernice (opra lì Ha mi e' quefto , DEefi pulir bene il Rame , prima colla Pie; tra del Rodino fina , che adoperano gli Arotatori da rafoj , e dopo colla Pomice in pane , avendo diligenza , che non redino fegni , nè sfoglie nel Rame, il quale fi brunilce in appretto, ed in maniera, che non appaja alcun fogno della Pomice per piccolo che fia . Pulito che fiali così ’l Rame , fi fa fcaldare fopra fuoco di carbone, in maniera però, che maneggiare fi pofia ; indi colla punta di una Spatola di legno , fi pone luogo a luogo fopra d’ effo la Vernice tendendola alla meglio , che fi può , e battendola pofcia colla palma della mano , acciocché venga il Rame ugualmente inverniciato , e bene . Didefa , che fia la Vernice , con-vien darle il nero , e le fi iuol dare o col fumo di candela , o con quello della Pece Greca avvolta in carta come tedè fi difle , adoperando lo drumertto di ferro defcritto del Padre Bonan-ni, o di quattro anella appiccate a funicelle , o quello » che tornafie più a comodo . Ciò fatto fi mette il Rame fopra un Trepiedi , od una Graticola di ferro , fotto cui fieno carboni acce-fi, onde fi poffa cuocere la Vernice , la quale allora lo farà, che appariranno i fegni indicati nell’ antecedente capitolo. Ver-