Bel modo di Dorare ec. 109 gluminofa, col metodo prima tenuto» cosi farete per tre , o quattro volte , onde i' argento purgar bene fi poffa * Purgato che fia , prenderete un’oncia di Salina bianca comune , un’ altra di Alume di Rocca , e quattro di Tartaro t|i botte bianco, e bello. Con tutte quelle cole fi prende pure l'argento purgato, e fatta di effe una perfetta miflura, fi pedano fottilmente , e fi ftacciano cpn iftaccio da tela di feta fina , procurando che l’Argento venga bene dillribui-to , Sopra quella compofizione verferete in più volte quella quantità d’ acqua altuninofa , che vedrete abbHognare per impallar le polveri , e niente più , mentre la pafla , che rifultar ne dee, non deve eifere nè troppo molle, nè troppo dura. L’ultim’acqua aluminofa, cbeadopre-rete , vuol eifere fredda , e non caldacome le prime volte. Fatto quello prenderete il lavoro, che inargentar volete, fia di Rame, o fia d’Ottone, e io farete roventare al fuoco, e raffreddato che fia , Io porrete nel bianchimento da Argentiere , e lo farete per un poco bollire • Levato pei che 1’ avrete dal bianchimento , lo pulirete con arena di mare , e poi con forte pennello gli (fenderete fopra l'inargentatura con mano calcante ; cofa , che a voflro piacimento replicare potrete . Riufcito che fia il lavoro bello , bianco , e di voflro gulto , lo fregarete con panno lino bianco, e così pulito lo immergerete nel bianchimento bollente , da cui quali rollo tratto fuori, Io getterete in acqua fredda. Per ultimo , lo pulirete con arena , fe il bifo-gno lo vuole , ¡0 afciugherete con panno , indi fon fuoco, e finalmente Io brunirete. lm