Trattato di Vernici. un mezzo taglio leggero alii due pezzi di Carta , che volete unire, col temperino, che fegnì la Carta per lino alla metà della fua groflezza, e dopo fi/(traccia la Carta in quel fito ove gli avete dato quel piccolo taglio , e ad ambe le Carte dove le volete congiungere inficine date la Colla fuddetta , che quella barbetta , che ha fatto la Carta nello (tracciarla coopera molto alla perfezion dell' unione , calcando la congiuntura fatta con l’offo da lettere - Devefi avvertire di fare l’operazione (opra di una tavola piana , lifcia , e pulita , e di operare con (omnia diligenza, e pazienza. DELLE VERNICI IN PARTICOLARE, E DEL MODO DI MANIPOLARLE. A tanto decantata Vernice della Cina , in altro non condite , che in femplice Bitu- me , che dalli Cinefi fi chiama Cì . Stilla quello da alcune fenditure fatte a polla nella fcor-za di alcuni alberi di fmifurata grandezza , Ì quali nafcono unicamente ne’Monti altiffimi della Provincia di Scuhvan . Viene un cotal Bitume fecondo quello, che fcrive il Padre Va.nha-me Geluita in una fua lettera , in data delii ro Febbraio 165)7 , confervato per lo fpazio di vent’ anni da’ Cinefi medefitni in certi vali di terra ben vetriata , quando abbiano la cautela di guardarlo da tutto ciò , che alterar lo po-teffe , per cui fare Io difendon dall’ aria coprendo con vellica la bocca degli (tedi vali , e da tutt’ altro di limile . Vendefi quella bitumini) fa materia paoli tre Romani la libbra colà Dì quella della Cina. D i do-