Trattato di Vernici. 29 verti però, che il bollore ila moderato, e continuo , fe vuoi , che 1’ operazione venga ben fatta . Ciò fatto , leva il pentolino dal fuoco , lafcia raffreddare 1* acqua, la quale quando farà divenuta fredda, darà la volta , e diverrà rof-fa come fangue . Pofcia leva con cucchiaro la fporchizia fuperfiziale , e poi decanta il retto in piatti di maiolica fina bianca , e lafciali ilare 24 ore in luogo coperto, indi decanta 1* acqua , e confervala , e metti al fole i piatti , perchè fi afciutti il fondo rimaftovi , e dopo a-fciutto , levalo con pennello mondo , e confervalo in vetro. Modo di fare il Carmino infognato dal Tadre lìonanni, che volgarmente fi chiama Carmino matto. SI prende^ Verzino di Farnabucco , guardando di fcegliere quello che è di colore rancia, to, e odorofo, e fi riduce in minutiffime fcheg-ge, o pure petto nel mortaro ; fi faccia bollire in aceto ftillato, e bollendo, vi fi aggiunga un poco di Alume di rocca ; quando avrà bollito circa un quatto d’ ora , fe gli dee aggiugnere un poco di polvere d’ oifo di Seppia , la quale ha facoltà di tirare a fe ogni immondezza , e rendere purgato il colore : quando 1* aceto è confumato per un terzo , o per metà , fi coli per pezza lottile , e fi torni a bollire, con ag-giugnervi altrettanto aceto ftillato , quanto la metà del primo , e poi fi lafcia bollire per fino a tanto , che faccia fpumu , la quale deliramente fi prende con cucchiaro , e fi pone in conchiglia, e quella fecca che farà , refterà in polvere . Per me fo che è un bello roifo , che imita il Carmino , ma non refitte nè al fole , nè