N ) ( 12 )( . Del Canopico sen, del Perso, ed Incio, Meco fuor esca a riconoscer quale Di sue terre tal seme ami, o ricusi, Tal che in disnor non gli ritorni, o in danno L’aver mal scelto primo, o’1 cangiar poi. Quella, in cui la pallente argilla , o ’1 duro Tufo, o l’infame creta avesser nido, Fuggir si deve nulla men che ogni altra, Dove sterile algente e rozza ghiaja, O sabbia imperi, dove usurpi il seggio, A difender sol atta aperti paschi, O mura a fabbricar, selice, o pietra. La salsa ancor,,l’amara, o fredda, o quale Selvaggia è più, vuote si stian fin tanto Che’1 lung’uso de’ferri, e’1 fimo, e ’1 guazzo, E di Borea, e del gol l’invitta forza Lor non cangi in. miglior 1’ abito antico » Tranne sol queste, ogni altra terra, o sia Di quel vario,color, che vezzeggiando Mostrar suole colomba ai collo intorno, O fosca, o biondeggiante , o che il giacinto Rassembri, o’1 croco, aljor che trito, e sparso Di poche acquose stile appai- vermiglio, O rugginosa, o mista ; o di qual s’offre Non diversa ragion', pur che satolla Sia di buon fimo, e più fiate esposta, Traendola dal fondo, al sole, e al ghiaccio,